Il Sentiero dei Ronle (chiamato anche Sentiero dei Cacciatori) è un articolato e complesso itinerario che si snoda sulla zona "dei vaji" a sud del Pasubio. Esso permette di arrivare in quota a Cima dei Forni Alti lungo un ambiente selvaggio, isolato e con viste maestose sulle guglie rocciose del Pasubio.
Si può lasciare l'auto nei pressi della località Prà dei Penzi, uno slargo erboso che si incontra sulla strada che porta a Passo Xomo poco dopo il "Ponte Verde".
Si prende la strada forestale seguendo le direzioni per il sentiero "Val Fontana d'Oro" fino ad un'evidente strada chiusa da una sbarra.
Si segue questa fino ad incontrare una grande frana di sassi che da decenni ha invaso la strada: si tratta del torrente che scende dai Vajo del Ponte e dal Boale Rosso.
Si sale per il letto di sassi del torrente cercando il modo meno faticoso per dirigersi verso Nord. Dopo qualche minuto si incontreranno degli "ometti" fatti con i sassi del torrente.
Seguendo gli omini di sassi si arriva in breve alla partenza del Vajo del Ponte segnata da alcuni grossi massi incastrati tra le rocce e da alcune targhe poste su dei massi a sinistra. Solitamente ci sono anche dei camosci che qui vengono a bere nell'acqua che scende dal vajo.
Il Sentiero dei Ronle si sviluppa a destra del profondo vajo (sinistra orografica). Individuare la partenza del sentiero non è facile. Nei pressi dell'inizio del Vajo del Ponte si piega a destra salendo per la fitta vegetazione del bosco. Ci sono svariate tracce lasciate dal via-vai dei camosci: è necessario proseguire con molta attenzione. Con un po' d'occhio si intuirà la traccia del sentiero e la conferma arriverà con il primo dei tanti bolli di vernice rossa che segnano l'itinerario.
Attenzione in questa prima parte a non scivolare per il ripido bosco: piuttosto che rischiare conviene tentare più volte finché si arriva a primo bollo rosso nel modo più semplice. Tanta fatica per trovare il primo bollo rosso viene ripagata dal fatto che fino a poco prima di incontrare la Strada delle Gallerie il sentiero dei Ronle è ottimamente segnalato.
Dopo aver risalito la parte bassa, quella "torrentizia" del Vajo del Ponte/Boale Rosso e dopo aver individuato il Sentiero dei Ronle, l'escursione prosegue attraversando ripidamente un bosco che sbuca in una prima pala erbosa piuttosto ripida. Si sale faticosamente il pendio erboso fino d una prima forcella dalla quale si apre per la prima volta uno straordinario panorama sull'ambiente del Pasubio.
Si continua salendo rapidamente per un secondo pendio erboso alternato a gradoni rocciosi molto divertenti da arrampicare fino ad una seconda forcella molto panoramica. Sulla sinistra avremo una splendida vista sul Vajo del Boale Rosso e sulla destra un profondo canalone erboso.
Il tracciato torna dentro un bellissimo bosco con alti alberi piuttosto radi frequentato da camosci. Lo si attraversa completamente sbucando sull'ennesimo ripido pendio erboso da superare faticosamente; sulla destra del pendio si trova lo Scaranto del Ronle.
Si supera un albero caduto sul sentiero e si prosegue lungo una bella cresta. Il sentiero dei Ronle raggiunge l'estremità del Cavallone dei Ronle e cambia versante proseguendo con un magnifico percorso che alterna, passaggi per mughi, roccioni da superare ed esposti tratti di sentiero tracciati su pendii inclinati.
Si sale fino ad alcune rocce che si superano arrampicando con facili passaggi e superando uno spigolo attrezzato con una catena. Passata la catena si deve arrampicare una ripida parete: attenzione a non scivolare, molto pericolosa con pioggia o umidità.
Si continua ancora attraverso mughi e attraversando lingue di ghiaia e canaloni si arriva alla Strada delle 52 Gallerie in prossimità di un segno di vernice rosso a forma di croce. A questo punto è possibile proseguire per la Strada delle Gallerie oppure per chi ha ancora forza salire alla Cima Forni Alti per una straordinaria cengia estremamente esposta e panoramica.
Guardando la Cima dei Forni Alti sulla sinistra si nota un canalino e sulle sue rocce qualche sbiadito segno di vernice. Si sale per il canalino fino alla partenza della bellissima cengia. Si tratta di un lavoro eseguito durante la Prima Guerra Mondiale che permette di attraversare da Ovest ad Est la parete Sud dei Forni Alti.
Viene percorsa raramente e non va sottovalutata: si vola letteralmente sopra la Strada delle 52 Gallerie ed un errore soprattutto nella prima parte sarebbe fatale.
Si prosegue incontrando un delicato passaggio in cui la cengia è franata e richiede un po' di abilità per superarlo. L'incontro con i camosci non è raro in questa parte della cengia.
Si prosegue fino ad incontrare dei terrazzamenti. Seguendo gli sbiaditi segni del sentiero si sale fino ad una forcella in cui si incrocia il famoso sentiero attrezzato delle 5 Cime. Manca poco all vetta che si può raggiungere senza seguire l'itinerario delle 5 Cime ma continuando per il Sentiero dei Ronle: in forcella infatti un occhio attento vedrà i segni sbiaditi da seguire.
Si passano le ultime rocce e attraversando gli ultimi mughi si arriva alla Croce di Vetta dei Forni Alti.
Il ritorno si può fare in una infinità di modi: per il sentiero della Val Camossara, per il veloce sentiero della Fontana d'Oro oppure per la Val Canale.