La via ferrata Carlo Campalani è un breve tratto attrezzato che permette di arrivare sul punto più alto del gruppo montuoso del Carega per una strada "più atletica e divertente" rispetto ai numerosi sentieri presenti.
La ferrata Campalani si snoda sul contrafforte roccioso che si trova a Sud-Est del Rifugio Mario Fraccaroli.
Per raggiungere il cavo della ferrata si deve salire all'Alpe di Campobrun dove si trova il Rifugio Pompeo Scalorbi e da qui seguire le indicazioni; fare attenzione a individuare il bivio con il sentiero migliore per raggiungere l'attacco.
La prima parte della via ferrata è quella sicuramente più difficile: ci si deve "tirar su" a forza di braccia per qualche metro. I lavori di manutenzione fatti alla via ferrata Campalani del 2018 hanno leggermente facilitato l'attacco che rimane però ancora piuttosto impegnativo.
Chi non se la sentisse o chi trovasse difficoltà alla partenza può raggiungere i compagni di gita al Rifugio Fraccaroli salendo per uno dei tanti comodi sentieri. La ferrata "non scappa" e potrà riprovare in un altro momento.
Superato il primo tratto difficile la via ferrata prosegue con un bellissimo traverso, molto aereo e panoramico. Con una bella successione di piccoli tratti da superare in arrampicata il traverso prosegue fino ad arrivare al secondo punto chiave dell'itinerario, uno stretto camino che va superato cercando di far passare corpo e zaino nel migliore dei modi.
Superato lo stretto camino la via ferrata prosegue per facili roccette. Il cavo termina nei pressi di una bellissima ed aerea cresta da percorrere con attenzione. La cresta termina nel sentiero 157 a pochi metri dal Rifugio Fraccaroli.
Una bellissima ferrata, molto breve, ideale anche come "prima ferrata" della vita che consente di apprezzare il senso di esposizione tipico di itinerari ben più rinomati. I panorami che si possono ammirare durante la ferrata sono tra i più belli delle Piccole Dolomiti.
Curiosità: la ferrata Campalani è la più "vecchia" delle Piccole Dolomiti. Nel 1956 infatti il Gruppo Alpino Operaio (GAO) di Verona, un gruppo di volontari appassionati di montagna l'hanno tracciata e "costruita", inoltre l'hanno conservata per tutti questi anni. Nel 2018 grazie a un contributo economico della Provincia autonoma di Trento, è stata completamente ammodernata. Ora la Carlo Campalani è pronta per superare i prossimi 60 anni.