Piano dell'Illuminazione per il Contenimento dell'Inquinamento Luminoso, Comune di Sarmede
Il PICIL non va visto come un mero adempimento form ale per sottostare ad una legge imposta dall’alto ma deve essere considerato come u no strumento di programmazione del territorio, alla stregua di un PRG nel campo de ll’Urbanistica, che, coinvolgendo una pluralità di soggetti, ha lo scopo di conseguire si a gli obiettivi espressamente dichiarati nella L.R. che altre finalità “indirette”.
In dettaglio possiamo individuare i seguenti sogget ti con le rispettive ricadute nel loro ambito specifico:
la cittadinanza; essa beneficia di una migliore qualità della illuminazione pubblica, gode di una maggiore sicurezza contro la microcriminalità che potrebbe avvalersi di sorgenti abbaglianti e di maggiore sicurezza nelle circolazione stradale, sia essa pedonale, ciclabile o motorizzata. La fruizione della visione notturna del cielo, tutelata dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, è un ulteriore vantaggio ancora poco considerato. L’accresciuta sensibilità ambientale che ha reso naturale la raccolta differenziata dei rifiuti solidi potrà essere estesa anche nell’ambito della illuminazione notturna degli spazi privati (giardini, vialetti, pertinenze, ecc.) educando le nuove generazioni all’acquisto di apparecchi non disperdenti luce sopra il piano oriz zontale.
Le categorie commerciali ed artigianali; l’educazione ad una illuminazione appropriata comporta migliore visione dell’attività commerciale e delle sue pertinenze, minori costi energetici senza ricadute negative per l’ambiente e la sicurezza stradale.
L’ambiente nel suo complesso; evitare la dispersione di luce verso la volta celeste implica di bruciare inutilmente combustibili fossili che producono anidride carbonica, minori costi di gestione per gli impianti di illuminazione sia pubblica che privata. A questo si aggiunga l’impatto sulle specie animali e vegetali che vedono sconvolti i loro ritmi circadiani per la mancata alternanza del ciclo giorno-notte.
Gli operatori del settore; dal progettista di impianti al produttore di apparecchi, dal gestore di reti di pubblica illuminazione alla società di manutenzione, dal comune alla municipalizzata la Legge eleva la consapevolezza ed il livello di professionalità del settore che si trova a dover applicare le norme entro un quadro di tutela ambientale accresciuta.
Gli enti pubblici e le Amministrazioni locali, comune in primis, che diventano soggetti attivi nella pianificazione, prevenzione e controllo della qualità e quantità di illuminazione del proprio territorio con un occhio di riguardo alla ricaduta economica dei costi della pubblica illuminazione.
Gli Osservatori astronomici e gli astrofili che svolgono una attività di ricerca e divulgazione scientifica che eleva il livello culturale della popolazione.
Il patrimonio naturalistico ed architettonico del territorio; esso è valorizzato da una accorta illuminazione che altrimenti comporterebbe illuminamenti eccessivi, abbagliamenti e costi di gestione ingiustificati.
Il PICIL prevede, al suo interno, alcune direttrici principali con cui attuare i principi essenziali del piano stesso; esse possono essere così riassunte:
Posizione della risorsa
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