I prezzi dei carburanti che il nostro distributore di fiducia pratica giorno per giorno sono registrati presso il sito del Ministero per lo Sviluppo Economico (MiSE). Durante un lungo viaggio in auto nell'estate del 2015 nel quale ho girato l'Italia in lungo e in largo mi sono accorto che i prezzi del gasolio, ma anche quelli della benzina, metano e gpl, variano da provincia a provincia e ancora di più da regione a regione. Ci sono differenze anche tra le compagnie petrolifere.
Ogni mattino alle ore 8 il responsabile di una pompa deve comunicare al MiSE i prezzi praticati. Il MiSE il giorno dopo aver ricevuto le comunicazioni le mette a disposizione in forma aggregata per tutte le oltre 20 mila stazioni di servizio sparse sul territorio nazionale. Incuriosito da questi aspetti, dal 2 settembre del 2015 ho iniziato ad archiviare i prezzi praticati giorno per giorno dalle stazioni di servizio in Italia. Dopo 14 mesi e più di 6 milioni di comunicazioni registrate si possono distillare alcune interessanti osservazioni.
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La classifica delle Regioni
Definizione del "prezzo medio rappresentativo": è stato creato un indicatore rappresentativo del prezzo medio dei carburanti considerando queste 6 categorie: benzina servito, benziana self-service, gasolio servito, gasolio self-service, metano e gpl.
La regione italiana con il prezzo rappresentativo minore è il Veneto mentre la Sicilia presenta la situazione opposta. Il prezzo medio rappresentativo dei carburanti venduti in Sicilia da settembre 2015 a fine novembre 2016 è stato superiore del 9.9% rispetto al Veneto.
Per approfondire come variano i prezzi a seconda delle regioni di benzina, gasolio, metano e gpl leggi il report "un anno di open-carburanti" che trovi a questo link: un anno di open-carburanti.
Classifica provinciale
Qual è la provincia italiana in cui i carburanti vengono venduti al prezzo minore? E in quale con i prezzi più alti. Grazie al database delle comunicazioni dei prezzi praticati sono stati calcolati con un dettaglio geografico provinciale i prezzi medi ponderati di benzina servito, benzina self-service, gasolio servito, gasolio self-service, metano e gpl.
Mettendo in ordine le province secondo il prezzo medio rappresentativo - dalla più economica alla più cara - si ottiene la Tabella seguente.
Per poter analizzare meglio le differenze tra provincia e provincia invece di mettere il prezzo medio rappresentativo è stato messo un indicatore per il quale, la regione con il prezzo minore ha il valore 1 mentre quella con il prezzo maggiore il valore 110. Questo permette di apprezzare maggiormente le differenze relative.
La Regione Veneto posiziona ben 4 province ai primi 4 posti. Rovigo risulta essere la Provincia italiana con i prezzi dei carburanti minori mentre all’opposto gli abitanti di Agrigento sono quelli che pagano di più il pieno alla propria auto, ben il 15.5% in più. La distribuzione geografica provinciale dei prezzi medi rappresentativi segue quanto già visto con quella regionale: al Centro-Nord i prezzi sono generalmente minori rispetto al Centro-Sud.
Ovviamente ci sono delle province che fanno eccezione. In particolare le province di Liguria, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e qualcuna del Friuli Venezia Giulia (Trieste in particolare) si posizionano nella “colonne dei prezzi alti” mentre alcune provincia della Puglia e del Centro Italia - in particolare le Marche, Abruzzo e Lazio - si posizionano nella colonna dei prezzi bassi.
Differenza tra "pompe bianche" e compagnie petrolifere più diffuse
Con il termine "pompe bianche" ci si riferisce a delle stazioni di servizio no logo, ovvero pompe di rifornimento che non fanno parte del circuito delle compagnie più famose. Solitamente la qualità dei carburanti è la stessa che si trova alle pompe dei distributori più famosi mentre il prezzo può essere inferiore visto che non avendo vincoli commerciali i gestori delle pompe bianche possono rivolgersi alle raffinerie con i prezzi inferiori, a quelle più vicine risparmiando sui prezzi del trasporto o sfruttando al meglio le opportunità offerte dal mercato.
È opinione diffusa che i carburanti venduti nelle cosiddette “pompe bianche” siano più economici di quelli delle stazioni di servizio collegate ai marchi più famosi. Questa opinione è rappresentata anche dai dati oggettivi?
Analizzando i prezzi medi settimanali degli oltre 2000 distributori con bandiera “pompe bianche” e la media delle pompe con bandiera “Agip-Eni, Q8, Api-Ip, Esso, Total-Erg, Tamoil, Repsol, Retitialia” emerge che:
- benzina servito: mediamente i distributori con bandiera “pompa bianca” hanno praticato un prezzo inferiore del 5.96%;
- benzina self-service: in questo caso le pompe bianche hanno offerto la benzina ad un prezzo inferiore del 1.14%;
- gasolio servito: i prezzi del gasolio servito della pompe bianche sono stati mediamente inferiori del 7.06%;
- gasolio self-service: per il gasolio con servizio self-service le pompe bianche hanno avuto un prezzo inferiore dell’1.41%;
- metano: il metano durante la prima fase dello studio (settembre 2015 – inizio 2016) era il carburante con le differenze minori, nella seconda parte invece sono andate aumentando. Mediamente le pompe bianche hanno offerto il metano ad un prezzo inferiore del 1.13%;
- gpl: la differenza media per il gpl è stata del 2.26%.
Per approfondire questi aspetti e per altre curiosità leggi il report: un anno di open-carburanti.