Piano Generale del Traffico Urbano, Comune di Carrara

Il Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.) rappresenta lo strumento di pianificazione e di gestione della mobilità della Città negli aspetti più direttamente legati al traffico.

Note metodologiche

La redazione del Piano ha, infatti, richiesto una prima fase, di studio preliminare, volta all’acquisizione delle conoscenze necessarie all’interpretazione dei complessi fenomeni che regolano la mobilità comunale. Tale studio preliminare, concretizzatosi nel documento dal titolo “Piano Generale del Traffico Urbano – I fase: rapporto conclusivo”, consegnato, nel marzo 2002, alla Amministrazione Comunale di Carrara ha condotto a due risultati preliminari fondamentali: l’acquisizione di dati quantitativi relativi alle varie componenti del sistema dei trasporti e della mobilità; l’implementazione (formulazione e calibrazione) del modello matematico del sistema dei trasporti e della mobilità del Comune di Carrara.

I dati quantitativi, in particolare, sono stati ricavati grazie alla progettazione, esecuzione ed elaborazione delle informazioni ottenute, di una vasta campagna di indagini sulla mobilità, costituita sia da rilievi effettuati sul campo (conteggi dei flussi veicolari in numerose sezioni stradali di interesse, dati relativi alla sosta veicolare nei tre maggiori centri, conteggio dei passeggeri saliti e discesi alle fermate del TPL ed in ingresso ed uscita dalla stazione ferroviaria), sia dalla esecuzione di un numero notevole di interviste, effettuate su campioni significativi di utenti (conducenti di auto in ingresso e uscita da Carrara, passeggeri in ingresso e uscita dalla stazione ferroviaria).

Il modello matematico implementato si compone di quattro moduli:

1. il modello della rete stradale;
2. il modello della rete bi-modale, che tiene conto degli spostamenti a piedi e con l’autobus;
3. il modello descrittivo delle caratteristiche della domanda di mobilità;
4. il modello di assegnazione di equilibrio domanda di spostamento-offerta di trasporto.

Utilizzando i risultati dei rilievi di traffico, il modello matematico è stato calibrato, ossia sono stati ricavati i valori dei parametri che consentono ad esso di riprodurre al meglio la realtà osservata. Al termine di tale processo, dunque, si è ottenuto un modello matematico in grado di simulare, con ottima approssimazione, il funzionamento del sistema dei trasporti e della mobilità, ossia l’entità della domanda di mobilità, la sua distribuzione sul territorio e tra i vari sistemi di trasporto, la distribuzione dei flussi veicolari sulla rete stradale, dei flussi di passeggeri sulla rete del trasporto collettivo.

L’insieme di informazioni e strumenti ottenuto, ha reso possibile, non solo l’individuazione dei punti deboli del sistema (le criticità), ma anche la loro caratterizzazione quantitativa, grazie all’utilizzo di opportuni indicatori. Il documento relativo alla prima fase del lavoro, si concludeva, appunto, mettendo in evidenza, per ciascuna componente del sistema dei trasporti, quali fossero le principali criticità registrate e quali prospettive di sviluppo si potessero, a quel punto, intravedere.

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