Avigliano Umbro, Piano zonizzazione acustica

A partire dal 1991, con l’emanazione del D.P.C.M. 0 1.03.1991, la normativa italiana ha affrontato la problematica dell’inquinamento acustico, fissando limiti di accettabilità di livelli di rumore validi su tutto il territorio nazionale. Ai Comuni spetta di svolgere attività di pianificazione e di programmazione sul proprio territorio, adottando un piano di classificazione acustica che individua sei zone, ad ognuna delle quali compete un limite massimo del livello sonoro equivalente in relazione alle diverse destinazioni d’uso del territorio.

La zonizzazione acustica è un atto tecnico-politico di governo del territorio, ne disciplina l’uso e ne vincola le modalità di sviluppo delle attività in esso svolte.

l Piano di Classificazione Acustica costituisce uno degli strumenti di riferimento per garantire la salvaguardia ambientale e per indirizzare le azioni idonee a riportare le condizioni di inquinamento acustico al di sotto dei limiti di norma; tale necessità nasce dall’aumento delle emissioni sonore dovuto alle attività produttive, alla motorizzazione di massa, alla formazione di nuovi agglomerati urbani, alle caratteristiche dei manufatti edilizi. All’interno del presente piano, l’obiettivo della riduzione dell’inquinamento acustico è perseguito attraverso un accordo fra le esigenze di protezione dal rumore e gli aspetti inerenti alla pianificazione urbana e territoriale ed al governo della mobilità.

Il Piano Comunale di Classificazione Acustica (P.C. C.A.) è composto dai seguenti documenti ed elaborati:

• Relazione Tecnica che illustra le scelte adottate;
• Regolamento di Attuazione;
• Monitoraggio acustico delle infrastrutture di trasporto e dei centri abitati, delle attività industriali, artigianali, commerciali e di servizio , e dei siti sensibili.
• Elaborati grafici, su supporto cartaceo ed informatizzato (n. 5 tavole in varie scale).

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