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La maturita degli opendata in Europa. L'italia non è tra le migliori.

By  Fabio | Mercoledì, 30/08/2017 21:47

Chi sono i "campioni" degli opendata in Europa? In questa pagina del portale dati europeo ci sono una serie di indicatori, grafici e altro che danno informazioni sulle politiche, la prontezza e l'impatto che hanno gli opendata nelle nazioni analizzate.

Ad oggi, settembre 2017 la situazione per l'Italia non è tra le migliori (vedi immagine in allegato a questo post). Fanno molto meglio due stati vicini e simili a noi quali Francia e Spagna. La Germania è simile a noi.

Per maggiori informazioni: www.europeandataportal.eu/it/dashboard (A series of indicators have been selected to measure Open Data maturity across Europe. These indicators cover the level of development of national policies promoting Open Data, an assessment of the features made available on national data portals as well as the expected impact of Open Data)

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Mappe mentali: coggle ti permette di farle in modo istantaneo

By  F. Libero | Mercoledì, 30/08/2017 12:33

Per chi usa powerpoint per creare le cosiddette mappeMentali suggerisco di testare coggle un nuovo servizio online, (anche gratuito per le funzioni base): coggle.it/

Spiega, illustra, organizza idee e pianifica con le mappe mentali. Il modo migliore per illustrare concetti complessi e processi di lavoro. Ottimo per la pianificazione e la comunicazione sia in azienda che a scuola o in ogni ambito in cui ci sono processi complessi da "descrivere".

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Curated web: questo é il web 3.0 (che ci salverà da gattini e immaginette con aforismi)

By  Fabio | Lunedì, 28/08/2017 22:16

Il web é iniziato con le pagine html nelle quali una persona esperta di linguaggi di programmazione creava contenuti e la maggioranza del pubblico leggeva; il web 1.0 é nato con il modello da uno a molti.

Poi sono arrivati i blog, i forum, i primi CSM e poi i primi socialNetwork. In questa fase i contenuti sono creati da tutti per tutti, la partecipazione della popolazione é cresciuta a mano a mano che le interfacce sono diventate più semplici e intuitive.

Ma a fronte di questo vantaggio dobbiamo pagare un prezzo che sta crescendo. É chiaro che maggiori contenuti prodotti non equivalgono a maggiore informazione e divertimento: il pubblico é letteralmente innondato da contenuti di scarso valore. Ad eccezione degli utenti che si accontentano di gattini e immaginette con citazioni e aforismi, per una persona curiosa, partecipe, mentalmente ancora attiva, i contenuti interessanti sono difficilmente individuabili. Ogni 100 condivisioni solo una è davvero interessante (forse).

Il prossimo passo del web soddisferà   questa necessità  . Chi sarà   in grado di realizzare una piattaforma che permetta al grande pubblico di catalogare i contenuti otterrà   successo! Il curatedWeb sarà   la prossima rivoluzione editoriale del web. Con Pinterest e tumblr questo processo é già   in atto ma faticano ad attivare quell'onda dirompente che si é vista nei precedenti cambi di paradigma. C'è ancora molto spazio nel curated web é sarebbe bello se questa volta ci fosse un'azienda italiana ai vertici. Serve una nuova piattaforma che guidi gli utenti a creare contenuto content che cataloghi contenuti (gioco di parole ma curated web non saprei come definirlo altrimenti). Twitter potrebbe tornare a dire la sua, mente Medium la vedo come una piattaforma per creare contenuto di qualità  .

Approfondimento in questo magnifico post su Medium: medium.com/the-mission/where-is-the-web-..

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opendata Ministero della #salute

By  Fabio | Lunedì, 28/08/2017 22:21

Opendata del ministero della Salute: opendatasalute.cloudapp.net

Ci sono dataste interessanti come quelli delle farmacie, parafarmacie e distributori automatici di farmaci (viene da pensare che il loro uso naturale sia nella realizzazione di app del tipo "trova la farmacia più vicina a te".

Interessanti anche i dataset su dispositivi medici e medicinali veterinari. Ho realizzato una web applicazione con alcuni di questi opendata nello strumento open-farmacie.

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Estonia: il futuro della burocrazia è questo (e-government adeguato...)

By  Fabio | Sabato, 26/08/2017 21:36

Qui da noi la parola burocrazia è considerata alla pari di una parolaccia. Se fossimo ancora bambini, il "mostro nero" di un adulto è la burocrazia.

In Estonia sono riusciti a digitalizzare quasi tutto! Non è stato un processo semplice, ci sono voluti 15 anni. Il risultato è sentito da tutti i cittadini, il benessere generato è tangibile! Ed inoltre nel piccolo stato europeo vi è una fiorente crescita di nuove startup - un caso?

In allegato un articolo del sole24ore. C'è una frase che ci deve far riflettere:

la rivoluzione digitale permette agli estoni di dichiarare i propri redditi in 5 minuti (da noi servono 1500€ di commercialista, che commette errore che dobbiamo pagare noi, anche se dobbiamo dichiarare 10 mila euro l'anno!) Ecco di cosa ha estremo bisogno l'Italia.

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I 10 principi per ottonere successo dalla rivoluzione digitale (in corso)

By  Maurone | Mercoledì, 23/08/2017 8:05

Il "digital" ha cambiato il modo di lavorare di molte aziende che si ritrovano vincenti. Chi non lo ha fatto inizia a incontrare le prime difficoltà  . Le aziende devono modificare il loro approccio al business (non tutte ovviamente...) in modo da sfruttare l'onda "digital", in modo da "surfarla" e non esserne investite ed annegare.

Il businessModel va ripensato completamente e deve necessariamente essere fondato sulle piattaforme digitali. In questo articolo si introducono molti ottimi spunti: www.strategy-business.com/article/10-Pri..

La figura nella sua semplicità   dice molto. Vale la pena perderci (o meglio investirci) qualche minuto, La rivoluzione digitale o ti aiuta o ti farà   fallire. Continuare con l'approccio "classico" non ti farà   rimanere a galla.

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By F. Libero | Mercoledì, 2017-08-23 09:00:06

 2, 6, 9 sono i punti più "facili" da intraprendere. E probabilmente i più efficienti.

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By Maurone | Mercoledì, 2017-08-23 09:52:14

 Lo dicono in molti ma pochi lo implementano: tutte (quasi tutte) le aziende devono diventare una specie di "azienda di informatica che però fa il business che le compete".

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Come fare soldi con gli opendata

By  Fàbio 2 | Domenica, 20/08/2017 22:20

Avrei dovuto far terminare il titolo del post con il punto di domanda visto che non ne ho idea. E quindi mi chiedo e vi chiedo "Come fare soldi con gli opendata?"

Ho trovato questa interessante immagine (allegata a questo intervento) postata da @worldtrendsinfo (Tim Muro) su twitter (link: twitter.com/worldtrendsinfo/status/89937..) che mostra alcune possibilità  :

- licensing

- pubblicità  , adverstising

- iscrizioni a pagamento

- lead generation: azioni e attività   per entrare in contatto con potenziali e realmente interessati potenziali clienti

- tariffe per servizi di analisi, supporto a ricerche di mercato, fornitura di particolari set di dati e informazioni

- consulenza

In molti casi è essenziale avere a disposizione dataset proprietari il cui valore aumenta quando vengono collegati e integrati a dataset pubblici e aperti.

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Visualizzare i dati in python, una infografica come memo

By  Fàbio 2 | Domenica, 20/08/2017 16:02

Raccogliere i dati è importante. Pulirli, prepararli e analizzarli è molto importante. Ma spesso poichè il frutto di queste operazioni è la discussione, il dialogo e la comunicazione dei risultati con persone che difficilmente masticano dati da mattina a sera, la loro visualizzazione e comunicazione è fondamentale. Purtroppo questo aspetto è l'anello debole della catena. Ottimi dataScientist eseguono magnifiche elaborazioni, scoprono pattern, algoritmi, etc. eccezionali ma li comunicano male con il risultato che chi ha commissionato il lavoro finisce per non apprezzare lo sforzo fatto.

Ecco una infografica ed un link con una memo di alcuni comandi e script che si possono usare velocemente in python per rendere i dati più intuitivi: www.analyticsvidhya.com/blog/2015/06/dat..

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6 libri per migliorare il vostro codice (per programmatori già esperti)

By  Fàbio 2 | Domenica, 20/08/2017 13:55

Imparare a programmare non è difficile. Con un po' di stackoverflow e di tutorial si riesce a creare qualche script piuttosto in fretta. Quello che è molto difficile invece è "imparare a scrivere dell'ottimo codice" che sia efficiente, scalabile e per il quale la manutenzione sia facile.

Segnalo questo sito e relativa infografica Best Programming Books for Developers) in cui sono elencati alcuni libri utili a chi desidera migliorare le proprie capacità   di programmazione: javarevisited.blogspot.it/2014/09/top-6-..

Si tratta di: Refactoring, Improving design of existing code - Clean Code - Code Complete - The Art of Unit Testing - Leading Lean Software Developer - Design Patterns, Elements of Reusable Object-Oriented Software, nella grafica ci sono anche un libro dedicato al SEO (per chi programma siti internet che devono posizionarsi sui motori di ricerca), Flex & Bison, un libro dedicato al Responsive Design, e uno dedicato a Javascript e JQuery.

Non ne ho letto ancora alcuno ma dai temi e dalla descrizione dei volumi, da programmatore principiante, mi sembra siano adatti a un pubblico che mastica e molto bene l'arte dello scrivere codice, ovvero a professionisti del settore.

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Quale algoritmo scegliere? "Infografica Machine Learning"

By  Fabio | Sabato, 19/08/2017 20:33

Riporto questa interessante infografica riguardante gli algoritmi più famosi e usati nelle tecniche di machineLearning. Immagine ripresa da questo sito: blogs.sas.com/content/subconsciousmusing..

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